Relazione incontro a Mestre con l’assessore Pan

L’incontro è stato chiesto dall’associazione più di un mese fa e sembrava che fosse possibile non prima della fine del mese di marzo invece,  inaspettatamente, siamo stati convocati oggi.

Eravamo presenti: Silvana Fasoli, Isabella e Marcello Lora. L’incontro è durato un po’ più di un’ora durante il quale l’assessore si è dimostrato attento e disponibile.

Gli argomenti di cui abbiamo parlato sono: il piano lupo, la nuova misura inserita nel PSR, il monitoraggio, l’esperienza delle recinzioni ad Asiago, la presentazione del progetto del Dott. Scungio.

Prima di affrontare gli argomenti di cui sopra abbiamo chiesto all’ass. quali iniziative ha in programma e come intende muoversi la R.V. finito il progetto Wolfalps.

Ecco, in breve, la sua risposta:

  • la R.V. continuerà, insieme a Toscana, Friuli, Val D’Aosta, Bolzano a premere sulla C.E. affinché il lupo passi da specie in via d’estinzione a specie protetta e quindi sottoposto a selezione. Richiesta sollevata anche da Svizzera, Austria e Germania. Sono propensi ad adottare il metodo svizzero per la deroga ma ancora non è deciso.
  • È stato inserito nel P.S.R un’azione in cui si mette a disposizione dei contributi al 50% per l’installazione di metodi di prevenzione. Essa prevede un fondo di 200.000 euro con un tetto massimo di 10.000 euro per progetto. Verrà gestita dall’AVEPA in base ad una graduatoria. Tra i criteri di priorità ci sono l’età degli imprenditori agricoli (7 punti aggiuntivi sono riconosciuti agli under 40), il non aver beneficiato in precedenza di dotazioni e attrezzature fornite dai progetti europei Life Wolfalps e Life Nature, e praticare l’attività zootecnica di pastori e mandriani di malga Quest’azione non è ancora stata discussa e approvata.
  • Come assessorato, oltre gli indenizzi, ha messo a disposizione dei soldi e a breve uscirà un bando (ci sembra di aver capito che riguarderà il monitoraggio)
  • Si farà anche una raccolta di campioni per il DNA allo scopo di accertare o meno la presenza di ibridi nel Veneto. Si pensa di mandarli all’ISPRA.
  • Sta organizzando delle uscite sul territorio (Lessinia, Asiago, Grappa e Belluno) in cui incontrerà i rappresentanti degli allevatori e i sindaci
  • Sempre l’assessore incaricherà tre funzionari a tenere i rapporti tra il territorio e lui: uno per la Lessinia, uno per l’Altopiano ed uno per Cima Grappa.

DI SEGUITO CIO’ CHE ABBIAMO DETTO NOI:

PIANO LUPO. abbiamo ribadito il nostro punto di vista riguardo l’ultima versione del piano e cosa deve essere cambiato.

P.S.R. abbiamo fatto notare che, sebbene sia ammirevole lo sforzo di farci avere dei soldi, in realtà sono soldi buttati via. Un allevatore sa fare il mestiere di allevatore, non è in grado di poter scegliere quale metodo di prevenzione va bene per la sua azienda tanto più non avendo a disposizioni i dati basilari su cui costruire un progetto. La gestione della fauna selvatica è di competenza regionale e non può essere scaricata sugli allevatori. Con questa misura la R.V. se ne lava le mani.

MONITORAGGIO. Non si può fare prevenzione su dati vecchi di due anni e nemmeno si può gestire un’azienda senza sapere la misura del rischio nel monticare. Un’azienda deve essere messa in condizione di valutare se portare in alpeggio o meno il proprio capitale e questo dipende dall’avere informazioni in tempo reale e non alla stesura dei report. Abbiamo anche contestato il sistema di monitoraggio che tralascia completamente gli “indici di presenza”.

ASIAGO. È stato comunicato il completo fallimento delle recinzioni installate sull’Altopiano, chiedendo se era possibile restituirle e quindi avere accesso alla nuova misura del P.S.R.

PROGETTO DOTT. SCUNGIO.  Abbiamo messo al corrente l’ass. che tra pochi giorni partirà in Lessinia un progetto pilota sostenuto da tutti i sindaci e da alcuni allevatori. Che questo progetto prevede un monitoraggio con dati in tempo reale, i quali faranno da base per un studio del territorio e di conseguenza di fattibilità di metodi di prevenzione in 5 malghe. Che noi invieremo i campioni per il DNA in Germania essendovi là un istituto in grado di individuare  l’aplotipo di qualsiasi popolazione di lupo a livello mondiale. Che siamo in stretto contatto con gli allevatori francesi con cui ci scambiamo le informazioni riguardanti appunto il DNA. Abbiamo poi presentato il progetto del Dott. Scungio, che ricalca in parte il progetto pilota della Lessinia, auspicando che venga avviato in partenariato con i comuni veneti interessati dalla presenza del lupo.

L’ass. Pan era molto interessato e si è impegnato a contattarlo personalmente

Verso la fine è entrato il Dott. Comacchio con tutt’altro atteggiamento. Su richiesta di Pan doveva fornirci informazioni riguardo la nuova azione del P.S.R.  queste le sue parole “non vi va bene questo, non vi va bene quello, no ai recinti, no ai cani; in questo modo sceglierete voi quello che volete” (in poche parole voleva dire arrangiatevi, noi ce ne laviamo le mani).

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